
- 30/03/2021
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- Prevenzione Cardiovascolare
TAO & NAO: Gli anticoagulanti orali vecchi e nuovi.
TAO & NAO: Gli Anticoagulanti orali vecchi e nuovi.
In questo breve articolo cercherò di descrivere le principali caratteristiche di questi farmaci molto spesso utilizzati nei pazienti cardiopatici, ma soprattutto evidenzierò le differenze fra i vecchi farmaci usati per “scoagulare il sangue” e che molti di voi assumono e conoscono; il Warfarin o Coumadin e il meno usato acenocumarolo o Sintrom e i nuovi anticoagulanti orali NAO che tratteremo nel prossimo bollettino.
I vecchi anticoagulanti
I farmaci TAO (Terapia Anticoagulante Orale TAO) sono un insieme di farmaci in grado di modificare la capacità di coagulare del sangue, riducendo il rischio della formazione di trombi in pazienti che, per la loro patologia, vanno incontro a questo rischio. Molti spesso pazienti cardiopatici devono assumere questo tipo di farmaci per evitare e ridurre tale rischio; i pazienti con fibrillazione atriale, i pazienti che hanno subito un intervento di cardiochirurgia, o sofferenti di episodi di trombosi alle gambe, che hanno avuto una embolia polmonare, e altre condizioni che suggeriscono al medico specialista la prescrizione della TAO secondo le linee guida.
Il warfarin è un farmaco utilizzato per diminuire la velocità di coagulazione del sangue. Lo si usa nelle persone che, per diversi motivi, hanno un rischio maggiore di formazione di trombi, cioè coaguli di sangue. L’uso del warfarin comporta un rischio maggiore di emorragie, proprio perché il sangue coagula più lentamente.
La dose farmaco di anticoagulanti necessaria è molto variabile tra i diversi individui, è necessario misurare regolarmente il tempo di coagulazione attraverso un esame ematico, l’INR (International Normalized Ratio o tempo di protrombina), per essere certi che il trattamento sia condotto in maniera efficace, sicura e al giusto dosaggio. Più è alto il valore dell’INR e maggiore è la fluidità del sangue.
Il valore normale fisiologico dell’INR in un soggetto sano che non assume questi farmaci è tra 0,8 e 1,2 (il valore può differire leggermente da un laboratorio analisi all’altro).
Il test del tempo di protrombina (PT) misura la velocità con cui il sangue coagula. Oggi il risultato del PT si dà in un valore chiamato INR, che dà risultati accettati internazionalmente e confrontabili, indipendentemente dal laboratorio dove è eseguito il test.
Più l’INR è basso, più velocemente il sangue coagula. Più l’INR è alto, meno velocemente si formano coaguli. In pratica, scopo della cura con il warfarin è alzare l’INR, ma non troppo: il valore ritenuto ottimale, normalmente, è una INR tra 2.0 e 3.0 (tranne casi particolari). A seconda del tipo di malattia che si soffre, si hanno range (livelli) terapeutici differenti. Ad esempio, in un paziente in terapia anticoagulante per una fibrillazione atriale, il valore di INR dovrà attestarsi tra 2 e 3. Nei pazienti portatori di valvole cardiache è invece di norma consigliato un valore di INR tra 3 e 4.
I pazienti in TAO devono regolarmente sottoporsi ad esami ematici per il controllo del valore dell’INR, poiché questo deve essere all’occorrenza aggiustato affinché il sangue non diventi troppo liquido o troppo denso.
Il medico che segue il paziente imposta poi un piano terapeutico settimanale/mensile, che imposta giornalmente la quantità terapeutica adeguata da assumere (ad esempio 1/2 compressa, oppure 1/4, ecc.).
Per garantire i livelli ottimali stabiliti, il farmaco deve essere assunto ogni giorno in modo controllato (alla stessa ora, lontano dai pasti principali, l’ideale è tra le 16:00 e le 17:00), così da proteggere al meglio il paziente da rischi tromboembolici ed emorragici.
Decidere se diminuire od aumentare la dose, pertanto, spetta solo ed esclusivamente al medico; il paziente, da parte sua, dovrà attenersi scrupolosamente a quanto prescritto.
Cosa può influenzare l’INR?
•Errori nell’assunzione (dimenticanza, sovradosaggio).
•Cattivo assorbimento (vomito, diarrea).
•Malattie intercorrenti.
•Dieta ricca di Vitamina K.
Si intende grande quantità per tempi prolungati, l’assunzione episodica non comporta rischi. La dieta ideale è varia, con un consumo costante di vegetali, limitando quelli ricchi di vitamina K (lattuga, spinaci, cavolo, broccoli, cavolfiore, thè verde).
http://www.aots.sanita.fvg.it/aots/InfoCMS/RepositPubbl/table34/38/Allegati/tao_sito.pdf in questo portale chi assume TAO potrà trovare indicazioni precise e particolareggiate.
•Interferenze farmacologiche.
Alcuni medicinali possono essere assunti, a basso dosaggio e per brevi periodi, senza interferenze: paracetamolo (senza associazione con codeina come nel Tachidol® e Coefferalgan®), naprossene, ibuprofene, meloxicam, ketoprofene, ketorolac. In ogni caso, riportare sempre il nome del farmaco, il dosaggio e la durata della terapia al successivo controllo dell’INR.
In caso di dubbio e prima di iniziare o sospendere l’assunzione di farmaci per altre patologie intercorrenti, tanto quelli prescritti da altri specialisti quanto quelli comprati in autonomia, è necessario consultare il proprio medico.
Problematiche urgenti
•Cosa fare se si assume due volte la terapia?
Avvisare il proprio medico e controllare i sanguinamenti.
•Cosa fare se si verifica un sanguinamento lieve?
Applicare una forte pressione con fazzoletto o garza, sino a che l’emorragia si arresta. Poiché potrebbe rappresentare una spia di un’eccessiva scoagulazione, avvisare il proprio medico.
•Cosa fare se si verifica una emorragia massiva (ferite, ulcere, naso, gengive, urine, genitali, etc.)?
In caso di emorragia abbondante e prolungata, recarsi presso il più vicino Pronto Soccorso, portando con sé l’ultimo piano terapeutico.
•Cosa fare se si manifesta un ematoma a seguito di trauma?
Recarsi presso il più vicino Pronto Soccorso, portando con sé l’ultimo piano terapeutico.
•Cosa fare in caso di caduta accidentale o trauma, anche in assenza di ferite o ematomi?
Per il rischio di emorragie profonde, recarsi presso il più vicino Pronto Soccorso, portando con sé l’ultimo piano terapeutico.
•Cosa fare se le urine e le feci hanno un colore insolitamente scuro, si accusano disturbi gastrointestinali non presenti in precedenza, le mestruazioni sono particolarmente abbondanti?
Avvisare il proprio medico.
Problematiche non urgenti
•Cosa fare se si dimentica di assumere la dose giornaliera?
Non raddoppiare la dose del giorno seguente, ma annotare sul foglio prescrizione TAO la dimenticanza.
•Cosa fare se ci si deve sottoporre a un intervento chirurgico minore o indagini invasive (colon-gastroscopie, impianti ed estrazioni dentarie, biopsie, chirurgia dermatologica, chirurgia oculistica con anestesia locale, etc.)?
• Cosa fare se ci si deve sottoporre a un intervento chirurgico maggiore?
Saranno il medico o lo specialista a dare indicazioni a seconda del tipo di intervento o procedura è importante avvisare sempre i sanitari che vi assistono e curano che state assumendo terapia anticoagulante.